Partite IVA & Co.: tutte le agevolazioni del 2023

Regime forfetario con platea allargata

Il comma 54 della Manovra amplia la platea delle partite IVA che possono scegliere il regime forfettario, innalzando la soglia di accesso da 65mila a 85mila euro.

Entro tale il limite di ricavi o compensi le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni possono accedere e permanere nel regime forfetario di cui all’articolo 1, comma 54 e seguenti, legge 190/2014.

L’altra novità per i forfettari riguarda la fuoriuscita dal regime di vantaggio dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro. In questo caso l’IVA risulterà dovuta a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.

 

Flat Tax incrementale per P. IVA

I commi da 55 a 57  introducono, solo per il 2023, per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che non optano per il regime forfetario, un meccanismo di tassazione alternativo all’IRPEF ordinaria. La cosiddetta flat tax incrementale.

Si tratta di un’imposta sostitutiva di IRPEF e addizionali pari al 15% applicabile a una base imponibile, comunque non superiore a 40.000 euro, pari alla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022, decurtata di un importo pari al 5% di quest’ultimo ammontare.

Attenzione: per la determinazione degli acconti dovuti ai fini dell’IRPEF e relative addizionali per il periodo d’imposta 2024 non bisogna tenere conto dell’agevolazione di quest’anno ma si deve utilizzare nel calcolo l’imposta che si sarebbe determinata non applicando l’agevolazione stessa.

 

Imposta sostitutiva per le mance

Viene ridotto il prelievo fiscale sulle mance in alberghi e ristoranti (commi da 58 a 62), anche acquisite tramite POS dal datore di lavoro e, da questo, riversate ai destinatari.

Le mance degli impiegati nel comparto ricettivo e della ristorazione, pur rappresentando dei redditi da lavoro dipendente, sono assoggettabili a un’imposta sostitutiva del 5% e vengono esclusi dalla base imponibile contributiva.

Tale regime fiscale di vantaggio si applica fino a un ammontare complessivo di mance non superiore al 25% del reddito da lavoro percepito nell’anno e solo ai lavoratori che, nel periodo d’imposta precedente, non hanno oltrepassato i 50mila euro di redditi da lavoro dipendente.

 

Plastic tax e sugar tax rinviate

Il comma 64 fa slittare dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024 l’efficacia delle norme introduttive della plastic tax e della sugar tax.

Si tratta delle imposte sul consumo dei manufatti monouso per il contenimento, la protezione, la manipolazione e la consegna di merci o di prodotti alimentari (plastic tax) e dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (sugar tax).

 

Agevolazioni IRPEF per CD e IAP

Il comma 80 estende al tutto il 2023 l’esclusione dalla base imponibile IRPEF e relative addizionali dei redditi dominicali e agrari dei terreni dichiarati dai coltivatori diretti (CD) e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola.

L’esenzione dall’IRPEF del reddito agrario si applica anche ai terreni presi in affitto per curarne la conduzione.

Il reddito dominicale, invece, deve essere dichiarato e assoggettato a imposizione dal proprietario del fondo.

 

Estromissione dei beni dell’impresa individuale

Il comma 106 reintroduce l’estromissione agevolata dei beni immobiliari strumentali dal patrimonio dell’impresa. I beni devono risultare posseduti alla data del 31 ottobre 2022, e l’estromissione deve essere posta in essere entro il 31 maggio 2023.

I versamenti rateali dell’imposta sostitutiva pari all’8% della differenza tra valore normale (o catastale) del bene e il valore fiscalmente riconosciuto. devono essere effettuati, rispettivamente, entro il 30 novembre 2023 e il 30 giugno 2024.

Per i soggetti che si avvalgono di quest’agevolazione, gli effetti dell’estromissione decorrono dal 1° gennaio 2023.

 

Contabilità semplificata ampliata per le imprese minori

Il comma 276 dell’unico articolo della Legge di Bilancio 2023 amplia la platea dei contribuenti che possono avvalersi del regime di contabilità semplificata.

Questo, dal 2023, rappresenta il regime naturale per le imprese che realizzano ricavi annuali non superiori a 500mila euro (non più 400mila euro), se hanno per oggetto prestazioni di servizi.

Il limite sale a 800mila euro (non più 700mila) per gli esercenti altre attività.


Semplificazioni per pubblici esercizi

Il comma 815 concede ancora sei mesi per l’utilizzo del suolo pubblico per le imprese di pubblico esercizio gli esercenti attività di ristorazione o di somministrazione di pasti e bevande.

Viene, nuovamente, prorogata – fino al 30 giugno 2023 – la misura introdotta durante l’emergenza Covid che consentiva, al fine di promuovere la ripresa delle attività danneggiate dall’emergenza epidemiologica, la posa in opera temporanea di strutture amovibili su vie, piazze, strade e altri spazi aperti senza procedere alla richieste delle autorizzazioni previste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Viene inoltre disapplicato il limite temporale ordinariamente previsto per la loro rimozione.

Per strutture amovibili si intendono dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività.

 


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