Fermo Amministrativo: Cambiano le Regole

Il preavviso di fermo amministrativo è un atto con cui si invita il debitore a mettersi in regola nei successivi 30 giorni (prima erano 20; la modifica è stata introdotta dal decreto del fare) con l’avvertenza che, in caso di mancato pagamento, si procederà all’iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo a motore di sua proprietà.

Il Fermo Amministrativo (detto anche «ganasce fiscali») consiste in una misura cautelare attivata dall’agente della riscossione attraverso la trascrizione del fermo del bene mobile registrato, come per esempio l’automobile, nel Pubblico registro automobilistico con conseguente divieto di circolazione.

Se però il contribuente dimostra che l’auto è un bene strumentale il fermo non può essere applicato.

Il debitore può infatti dimostrare. entro i 30 giorni, che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o della propria professione (decreto legge n. 69/2013 cd. decreto del fare convertito con modificazioni dalla legge n. 98/2013).

Se dopo il fermo amministrativo, il debito continua a non essere pagato, l’agente della riscossione può sottoporre a pignoramento il bene fermato e venderlo all’asta. La legge stabilisce anche che il debitore non È tenuto al pagamento di spese per la cancellazione del fermo amministrativo né all’agente della riscossione né al pubblico registro automobilistico gestito dall’Automobile Club d’Italia (ACl) o ai gestori degli altri pubblici registri.)


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *